Presentazioni e recensioni

Qui verranno presentati e recensiti alcuni concerti di musica “classica”, ovvero rinascimentale, barocca, romantica, novecentesca e contemporanea, musica colta ovvero “music d’art”.

I contributi saranno a firma dei docenti della Scuola di Musica, ma anche gli allievi della Scuola di musica sono invitati a proporre dei loro scritti. I pezzi vanno inviati a Mauro Franceschi, curatore della rubrica, all'indirizzo: Mauro.Franceschi@provincia.bz.it.
Per le recensioni pubblicate a firma di allievi la Fondazione Haydn e la Società dei concerti di Bolzano mettono a disposizione alcuni biglietti omaggio.

28.02 e 07.03 – Michele Mariotti dirige l’orchestra Haydn.

Due diversi programmi che hanno per motto “Tra Francia e Russia”, musiche di Strawinski, Cajkovskij e Ravel.

Michele Mariotti - foto di Victor Santiago (particolare)
Michele Mariotti - foto di Victor Santiago (particolare)

Michele Mariotti con Nagano e Dantone, è “direttore di riferimento” dell’orchestra Haydn. “Tra Francia e Russia” è il tema dei due programmi che dirigerà.

Michele Mariotti è Direttore Musicale del Teatro dell’Opera di Roma dal 2022. Insignito del 36° Premio Abbiati come Miglior direttore d’orchestra, è ospite dei principali teatri e festival italiani ed internazionali.

Nell'ambito della stagione sinfonica dell’orchestra Haydn proporrà la sua interpretazione di Jeux de cartes di Strawinski , della Sinfonia n.6 in si minore, “Patetica”, di Cajkovskij, e ancora del maestro russo L’uccello di fuoco e Ma mere l’oye di Ravel.

Per Michele Mariotti “il filo rosso è quello di unire diverse esperienze musicali, dal ritmo incessante caratteristico di tanta musica di Strawinski agli acquerelli, alla fluidità tipica della musica francese”.

Con Jeu de cartes Stravinskij ha messo in scena un’azione astratta e geometrica sostenuta da una musica brillantissima, la cui narrazione è distillata in uno scontro bene-male tra la Regina di Cuori e il malvagio Joker. Tanto astratto è il gioco musicale di Stravinskij, quanto personale è l’approccio di ?ajkovskij alla Sinfonia n. 6 op. op. 74 “Patetica”, quasi un requiem a se stesso che, se non intenzionale, fu comunque profetico. Nel 1893, appena nove giorni dopo la prima esecuzione di quella che sarebbe divenuta la più celebre delle sue Sinfonie, ?ajkovskij morì per aver bevuto un bicchiere d’acqua non bollita, contraendo il colera.

Ma mère l’Oye (“Mamma Oca”) nasce come raccolta di brani per pianoforte a quattro mani, pensata per due giovanissimi esecutori, e già dal titolo evoca Perrault, scrittore francese del ’600 che con i celebri “Racconti di Mamma Oca” ha raccolto le fiabe di Cappuccetto rosso, Cenerentola, Il gatto con gli stivali e altri ancora. Ravel sceglie cinque fiabe per questa suite: La bella addormentata nel bosco e Pollicino, dalla raccolta di Perrault, l’imperatrice delle pagode Laideronnette, la Bella e la Bestia e Il giardino fatato, da altre fonti. Ma mère l’Oye nasce nel 1910, già nel 1911 Ravel la orchestra e quello stesso anno la trasforma in un balletto, cogliendo con intuito le potenzialità del soggetto. Non sarà un caso che sempre nel 1910 un’altra fiaba fosse divenuta un balletto di successo: L’uccello di fuoco di Igor Stravinskij. Scritto per i celebri Balletti russi di Sergej Djagilev, L’uccello di fuoco è il primo grande balletto del compositore.

28.02 ore 20.00
ORCHESTRA HAYDN - STAGIONE SINFONICA
Michele Mariotti, direttore
musiche di Strawinski e ?ajkovskij
Bolzano, Auditorium – www.haydn.it

07.03 ore 20.00
ORCHESTRA HAYDN - STAGIONE SINFONICA
Michele Mariotti, direttore
musiche di Strawinski e Ravel
Bolzano, Auditorium – www.haydn.it